Chewing-gum, promosso in igiene orale

Da sempre bistrattato, oggi il chewing-gum si prende una bella rivincita grazie ad uno studio condotto dalle Università di Milano e di Sassari e pubblicato su Clinical Oral Investigation che riabilita l’uso della gomma da masticare, a patto che sia a base di xilitolo, l’edulcorante naturale derivato da diversi tipi di legno.Continue reading

Igiene orale: missione spaziale!

Nessun ambiente è tanto estremo per dimenticare di lavarsi i denti, nemmeno lo spazio. In un curioso video condiviso su YouTube, Chris Hadfield, astronauta canadese e comandante della Expedition 35, ci mostra come sia possibile lavarsi i denti anche in totale assenza di gravità. Continue reading

I cibi giusti per la salute dei denti

Una delle classiche raccomandazioni per una corretta igiene orale è quella di evitare un consumo eccessivo di determinati alimenti, come bevande gassate e dolci, che possono rovinare i denti.

Al contrario, però, esistono anche degli alimenti che contengono sostanze che sono dei veri toccasana per la dentatura. La regola generale è quella di scegliere cibi ricchi di vitamine e sali minerali essenziali (vitamina C, A e D, calcio, fosforo, potassio, sodio, ferro e magnesio). Continue reading

Igiene orale nello studio dell’ortodontista

Specialisti del SorrisoLo studio di un ortodontista ha in genere almeno una figura professionale che si occupi di prevenzione su pazienti bambini, e che può aiutare i pazienti con indicazioni e consigli per mantenere una corretta igiene orale, collaborando con altri specialisti dell’odontoiatria.

Buongiorno volevo fare una domanda forse ovvia ma volevo conferma, mio figlio ha 8 anni e nonostante si lavi in modo piuttosto corretto i denti ha alcune carie sui denti da latte e da quando sono spuntati i permanenti noto un vistoso disallineamento, la domanda è questa: in uno studio ortodontico viene anche effettuata la cura delle carie e altro? In attesa, ringrazio.

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Le regole per l’igiene orale: che confusione!

Il mondo dell’igiene orale è oggetto di molti studi e ricerche sui metodi migliori per ottenere un sorriso sano. L’ultima novità in questo campo riguarda il tempo da far intercorrere tra il pasto e la pulizia dei denti. Secondo il Dott. H. R. Gamble, presidente dell’Academy of General Dentistry, l’uso dello spazzolino entro 30 minuti dalla fine del pasto non fa altro che accelerare l’azione corrosiva degli acidi contenuti nel cibo facilitando la penetrazione in profondità di queste sostanze a causa del movimento delle setole. 

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Dentifricio e dito: un’accoppiata vincente?

Ecco una notizia che difficilmente troverete negli opuscoli e nelle informative che trattano temi di igiene orale. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Goteborg, in Svezia, lavarsi i denti con dito e dentifricio è molto più efficace rispetto al metodo tradizionale in cui si usa lo spazzolino: sembra infatti che l’abbinata dito-dentifricio doni un sorriso più pulito del 400%.

Questa scoperta si inserisce all’interno di una più ampia ricerca, pubblicata su Acta Odontologica Scandinavia, su un nuovo tipo di dentifricio con tripla dose di fluoro. Nel corso dello studio diretto dalla dottoressa Anna Nordstrom è stato scoperto che la superficie del dito permette di trattenere meglio il dentifricio e di distribuirlo in modo più omogeneo su tutta la superficie delle arcate dentarie.
I ricercatori però ci tengono a sottolineare che l’uso dello spazzolino non deve essere abbandonato. Per qualsiasi dubbio e per conoscere tutte le regole per un sorriso bello e sano, è sempre bene affidarsi a uno specialista in ortodonzia.

Igiene orale: sorriso vs bibite energizzanti

Uno studio pubblicato di recente su General Dentistry e notiziato da Il Tempo dimostra che un consumo eccessivo di bibite energizzanti, quelle ad esempio usate nello sport come integratori di sali minerali, o quelle contenenti sostanze stimolanti,  rovina lo smalto dei denti.
Nel corso della ricerca sono stati immersi per 15 minuti dei campioni di smalto in alcuni energy drink presi in esame; gli stessi campioni sono stati poi lasciati nella saliva artificiale per due ore.
Il trattamento è stato effettuato per 5 giorni consecutivi, in seguito ai quali si è potuto verificare come i campioni di smalto trattati con bibite energizzanti e stimolanti risultassero particolarmente danneggiati, molto di più rispetto ai campioni trattati con altri tipi di soft drinks.

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