Morso aperto: cura ortodontica o logopedia?
La ma bambina di 7 anni ha il morso aperto. Non so se convenga prima un espansore o una terapia logopedica.
> Risponde lo Specialista Asio.
La presenza di un morso aperto nella maggior parte dei casi è associato a patologie della deglutizione in associazione a problematiche strutturali come il morso crociato laterale.
L’atto della deglutizione è molto complesso e viene ad interessare molte strutture sia muscolari che scheletriche e richiede un importante coordinamento delle stesse affinché possa avvenire con la corretta successione degli eventi che lo compongono (fase orale o volontaria, fase faringea e fase esofagea).
Il morso aperto deve quindi essere intercettato e curato sia da un punto di vista del coordinamento e della corretta esecuzione delle varie fasi che da un punto di vista strutturale.
Nella maggior parte dei casi si inizia con una prima fase di terapia foniatrica che imposterà una serie di esercizi di logopedia che avranno lo scopo di insegnare al paziente ad effettuare correttamente l’atto della deglutizione. In una seconda fase, quando i meccanismi sono assimilati, si passerà alla terapia ortodontica per le necessarie correzioni sia ortopediche che dentali, per poi proseguire con verifiche della corretta acquisizione dei meccanismi deglutitori sino al completo automatismo degli stessi, tornando sotto il controllo del foniatra e della logopedista.
Si deve sempre tener presente che per impostare una terapia è sempre necessario formulare una corretta diagnosi per cui il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno Specialista in Ortodonzia che, dopo una accurata visita, possa programmare la corretta successione delle fasi terapeutiche e verificarne l’effettiva riuscita.