Ortodonzia: qual è l’età giusta per…

è opportuno programmare la prima visita ortodontica? È una domanda che molto spesso gli specialisti in ortodonzia si sentono rivolgere da genitori che sono interessata a tenere sotto controllo il corretto sviluppo del cavo orale dei propri figli.

Questo è il consiglio che danno gli specialisti in ortodonzia di A.S.I.O.. Secondo l’AAO – American Association of Orthodontists – l’età giusta per la prima visita ortodontica è tra i 4 e i 7 anni. Questa fascia d’età è ideale prima di tutto dal punto di vista del bambino che può vivere l’incontro con serenità senza lo “stress” di un’urgenza terapeutica e lo specialista può intercettare eventuali problemi ortodontici scheletrici, funzionali o ortodontici, intervenendo in un’età in cui gli spostamenti avvengono più agevolmente. Continue reading

Troppi italiani trascurano la salute della bocca

Non sono di certo dati confortanti quelli emersi dall’indagine Gli italiani, le malattie dentali e la parodontite compiuta da Astra Ricerche per conto dell’Istituto di Ricerca e Formazione in Microdentistry. Secondo questo studio, infatti, il 37% degli italiani, 4 su 10, sono poco attenti alla salute dei propri denti. Il 26% si preoccupa solo quando i problemi diventano seri, il 21% delega ai professionisti la cura della propria salute ma non partecipa attivamente al mantenimento delle condizioni di salute create con un’adeguata e corretta igiene orale domiciliare, e solo il 16% della popolazione indagata partecipa attivamente con prevenzione e corretta igiene orale per il mantenimento della salute orale.Continue reading

Bruxismo: diversi casi, diverse soluzioni

Spesso sul nostro blog ci è capitato di affrontare il tema del bruxismo, una parafunzione che gli ortodontisti si trovano molte volte a dover trattare anche nei casi più disparati. Alcuni di questi hanno trovato posto anche sul nostro blog, riscopriteli insieme a noi: potreste trovare la risposta perfetta che fa al caso vostro.

Cos’è il bruxismo e come può aiutarci l’ortodontista
Per parlare di bruxismo è necessario comprendere prima di tutto di cosa si tratta. Potete scoprirlo non solo sul nostro blog ma anche nella .

Bruxismo, cosa fare?
La dentatura consumata è l’effetto più evidente del bruxismo: il caso di Marilena ci mostra come questo problema possa avere delle ripercussioni sulla propria autostima. Per fortuna la soluzione al bruxismo c’è come ci spiegano gli Specialisti del Sorriso.
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Ma gli apparecchi mobili funzionano veramente?

Esistono diverse tipologie di apparecchiature ortodontiche e ciascuna ha una sua specifica funzione, motivo per il quale vengono attentamente selezionate durante il piano di trattamento dallo specialista in ortodonzia.

Una parte di apparecchi mobili vengono definiti funzionali e sono utilizzati per lo più nei pazienti in crescita per correggere appunto la funzione (lingua) e per indirizzare correttamente la crescita; Continue reading

Come alleviare il fastidio dell’apparecchio ortodontico

Il trattamento ortodontico che sia di tipo intercettivo o fisso può provocare un po’ di dolore a causa delle forze che inducono il movimento dei denti. In caso di apparecchiature fisse l’utilizzo di chewing gum (The effect of chewing gum on the impact, pain and breakages associated with fixed orthodontic appliances: a randomized clinical trial) può essere d’aiuto per ammortizzare il fastidio legato alla sollecitazione dentale perché stimola il tessuto di sostegno del denti.

In caso, invece, di fastidio legato ai primi fili che utilizza l’ortodontista (sensibili alle temperature) l’acqua fredda può diminuire la tensione del filo riducendo il fastidio.

In un terzo caso di mancato controllo del fastidio legato all’apparecchio, l’assunzione di prodotti omeopatici può aiutare a superare le fasi iniziali del trattamento con maggiore serenità.

Aiuto! Si è staccato un bracket!

Durante un trattamento ortodontico può accadere che si distacchi un bracket, una delle piastrine che è parte dell’apparecchio ortodontico.

Può succedere che accada di sabato o domenica, a seguito di qualche alimento particolare. Gli speciaisti in ortodonzia consigliano di portare sempre con sè, durante il trattamento ortodontico,  la cera ortodontica, una cera spciale facilmente malleabile che si applica con semplicità su bracket staccato per proteggere la mucosa.Continue reading

Stomatite aftosa ricorrente: come fronteggiarla

La stomatite aftosa ricorrente è una condizione che si presenta a volte nei pazienti che si sottopongono a trattamento ortodontico ma che viene soprattutto esacerbata da stress, traumi locali (come dopo l’applicazione dell’apparecchio ortodontico), mestruazioni e stati di carenza di vitamine.

Si cura mantenendo un ambiente orale pulito, con spazzolino e dentifricio, e disinfettato facendo 2 sciacqui di clorexidina allo 0,12 % per 7/8 giorni, applicando localmente gel che alleviano il dolore e favoriscono la guarigione.

Se dopo 10 giorni di risciacqui e applicazione di prodotti specifici non si notano miglioramenti significativi ci si può rivolgere al medico, Continue reading

Respirare bene per un corretto sviluppo della bocca

La fase di sviluppo delle arcate dentarie, in particolare dell’arcata mascellare, è fortemente influenzata da una corretta respirazione nasale. Quando i bambini non presentano una normale pervietà delle vie nasali, utilizzano la bocca (respirazione orale) come mezzo per respirare e questo comporta una serie di problematiche a catena.

Prima di tutto insorge una riduzione di sviluppo delle cavità nasali. Siccome le cavità nasali si trovano in stretta correlazione con il palato, questo reagisce generando una contrazione del palato che potrebbe portare ad un’alterazione della posizione della lingua con conseguente alterazione della funzione e generazione di spinte anomale sui denti. Continue reading

Occhio al piercing sulla lingua!

Già in un precedente post vi abbiamo parlato dei rischi di un piercing sulla lingua per la salute della bocca.

In effetti, può sembrare una raccomandazione generica ma la presenza di un piercing  sulla lingua può essere causa di una serie di problematiche ortodontiche specialmente se applicato in giovane età.

Innanzitutto potrebbe alterare la normale funzione della lingua causando alterazione della postura con conseguente alterazione della posizione dentale, in secondo luogo potrebbe causare piaghe e ferite a carico della mucosa del palato con conseguente perdita di tessuti di sostegno gengivale del dente. Molti sono ad oggi gli studi scientifici (Oral piercing injuries treated in United States emergency departments, 2002-2008) che riportano alterazioni di questo tipo, per cui se piercing deve proprio essere meglio scegliere un’altra localizzazione.Continue reading

L’hi-tech sposa la sicurezza con le radiografie ortodontiche

Forse non ci si fa molto caso, ma la tecnologia è parte integrande del lavoro dell’ortodontista. È il caso delle radiografie usate come importante strumento in fase di diagnosi e che permettono, quindi, di formulare con più precisione un’adeguata terapia ortodontica.

Per capire come funzionano le radiografie bisogna andare all’origine, cioè al fondo naturale di radiazioni che è l’insieme delle radiazioni ionizzanti che provengono da sorgenti naturali, al suolo ed ad una altitudine media.La radioattività naturale in Italia viene calcolata in 3 millisievert. (ARPA Valle d’Aosta 2010). L’unità di misura della dose di radiazione è il Sievert, i sottomultipli sono i millisievert (1 Sv = 1000 mSv) e i microsievert (1mSv= 1000uSv).

In caso di esposizione radiologica, la dose di raggi riferita ad una radiografia odontoiatrica è notevolmente diminuita negli anni, grazie agli apparecchi di ultima generazione che permettono immagini definite e nette a bassa emissione di raggi a tal punto che l’esposizione alle tipiche radiografie di interesse ortodontico (ortopanoramica e laterale del cranio) necessarie per l’elaborazione del piano di trattamento comportano un’esposizione di 0,035 mSv. Continue reading