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Ablazione del tartaro, quanto spesso trattare la propria igiene orale dall’ortodontista?

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Ablazione del tartaro, quanto spesso trattare la propria igiene orale dall’ortodontista?

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Specialisti del SorrisoAblazione del tartaro: un “last-minute” per l’igiene orale o una pratica che, se portata avanti nel tempo, protegge la salute della propria bocca? E cosa fare se si porta l’apparecchio ortodontico?
L’ha chiesto per noi Lucia, che si è rivolta agli Specialisti del Sorriso con questo quesito:

Buongiorno, scrivo per chiedere qual è la giusta frequenza con la quale sottoporsi ad un intervento di ablazione del tartaro? è sufficiente una volta l’anno? è dannoso? inoltre porto l’apparecchio fisso..posso farlo lo stesso? grazie mille, saluti Lucia.


L’ablazione del tartaro è una procedura di igiene professionale eseguita con strumenti ad ultrasuoni e manuali. Non danneggia la dentatura né le gengive, al contrario: è l’unico modo per rimuovere depositi di placca e tartaro in siti in cui lo spazzolino non è in grado di arrivare, e promuove pertanto la salute del cavo orale. Si consiglia di eseguire una seduta di detartarasi una volta l’anno.
Se però sono presenti condizioni particolari, può essere necessario aumentare tale frequenza.
Ad esempio in caso di infiammazione gengivale o tasche parodontali l’odontoiatra può ritenere necessario un protocollo di igiene professionale con sedute semestrali o trimestrali, eventualmente associate a courettaggio (rimozione manuale del tartaro dalla superficie radicolare) e applicazione di fluoro.
La presenza di un apparecchio ortodontico non è una controindicazione all’igiene professionale.
Al contrario spesso attorno agli attacchi si accumulano placca e tartaro, difficili da rimuovere con le normali procedure di igiene domiciliare, e le gengive si infiammano. Ecco come la detartarasi, anche frequente, aiuta a mantenere un ottimo livello di igiene orale anche durante la terapia ortodontica.
È l’Ortodontista a consigliare la frequenza delle sedute di igiene professionale in base alle specifiche esigenze del singolo paziente.

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