Denti del giudizio e Ortodonzia: ma è vero che è sempre necessario estrarli?

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Partiamo da una delle domande più frequenti: dottore ma è vero che per mantenere l’allineamento dentale è sempre necessario estrarre i denti del giudizio?

Iniziamo con il dire che la risposta a questa domanda non è univoca per diverse ragioni.

In caso di denti già allineati con un trattamento ortodontico, il pensiero comune e non sempre supportato da evidenza scientifica è che i denti del giudizio siano in qualche modo colpevoli di riaffollare i denti allineati con la terapia ortodontica.

Si tratta, tuttavia, di un falso mito.

Per mantenere i denti perfettamente posizionati non è necessario estrarre i denti del giudizio se questi sono correttamente posizionati.

Potrebbe essere necessario o consigliato estrarre i denti del giudizio, se sussistono invece una delle seguenti condizioni:

  • Infiammazione delle gengive circostanti.
  • Presenza di carie e lesioni difficilmente curabili.
  • Presenza di cisti alla base della radice.
  • Eruzione in posizione anomala.
  • Interferenza occlusale.

Come è possibile notare, si tratta di casi che richiedono sempre la valutazione da parte di uno Specialista del Sorriso, anche attraverso mezzi diagnostici come l’Ortopantomografia

Se vuoi saperne di più, puoi metterti in contatto con uno degli Specialisti del Sorriso che trovi in ASIO e fissare il tuo appuntamento.

Rivolgiti per questo al tuo Specialista del Sorriso.

Contenzione: ma quanti tipi esistono?

Conosci le tipologie di Contenzione utilizzate?

Nello scorso articolo ci siamo occupati della contenzione attiva e passiva.

Vediamo ora insieme quali sono nel dettaglio le 3 tipologie di contenzione più utilizzate.

TIPO 1: FILO METALLICO

Il filo metallico viene posizionato in modo fisso nella parte interna delle arcate.

Si tratta di una tipologia di contenzione passiva ed è un metodo utilizzabile quando i denti sono tutti permanenti, per contrastare il rischio di recidiva dell’affollamento dentale.

Ha il vantaggio di essere invisibile, ma comporta maggiori accortezze e attenzioni nella pulizia quotidiana dei denti. Può staccarsi in uno o più punti nel corso del tempo per le forze della masticazione e in questo caso va riposizionato direttamente dal tuo Specialista del Sorriso.

TIPOLOGIA 2: APPARECCHI RIMOVIBILI IN RESINA

Ne esistono di più tipi e richiedono una attiva collaborazione da parte dei pazienti, sebbene di solito vadano indossati prevalentemente di notte, salvo diversa prescrizione.

Hanno il vantaggio di essere rimovibili e quindi di consentire più facilmente di mangiare e lavarsi i denti normalmente, garantendo una migliore igiene orale.

TIPOLOGIA 3: MASCHERINE INVISIBILI

Le mascherine invisibili richiedono la collaborazione attiva da parte del paziente.

In genere, hanno uno spessore che copre la superficie masticante dei denti, abbracciano i denti impedendo movimenti indesiderati.

Solitamente sono tra le più utilizzate perché poco ingombranti e rimovibili, garantendo una ottima possibilità di igiene orale.

Per la loro composizione in polimero, è possibile che subiscano rottura e/o usura, soprattutto in caso di bruxismo o serramento, ovvero quando il paziente serra con forza i denti durante il sonno.

E tu le conoscevi già?

Se vuoi saperne di più, chiedi maggiori informazioni al tuo Specialista del Sorriso e resta sintonizzato sul nostro blog.

Contenzione: ma serve sempre?

Iniziamo da qui: la contenzione è la fase che segue la conclusione del trattamento ortodontico pensata per impedire ai denti di tornare nella loro posizione iniziale e assicurarti che i risultati ottenuti durino nel tempo.

In questo articolo ci occupiamo di 2 domande fondamentali che ci vengono spesso poste dai pazienti.

Dottore/Dottoressa ma devo fare per forza la fase di Contenzione dopo il trattamento ortodontico?

La risposta è: SI.

Che si tratti di ortodonzia fissa (per intenderci con le stelline o brackets) o di ortodonzia mobile, o ortodonzia con allineatori trasparenti, la fase di contenzione è una fase FONDAMENTALE e VITALE per garantire il mantenimento del risultato.

Domanda n. 2: Se i denti si spostano vuol dire che non è andato bene il trattamento, ALLORA?

Questa volta la risposta è NO.

Il trattamento si presuppone vada a buon fine, sia per l’occlusione che l’allineamento corretto dei denti. Tuttavia, dobbiamo tenere presente un presupposto.

I denti si muovono nel tempo, per rimodellamento delle basi ossee, per effetto dei carichi masticatori e per le forze muscolari.

E questo prescinde dalla crescita, perché SIAMO SEMPRE IN EVOLUZIONE.

Quindi, assodato che la CONTENZIONE è la nostra migliore amica per mantenere i risultati del trattamento ortodontico a qualsiasi età, iniziamo a vedere quali tipi di contenzione esistono.

Prime macrocategorie: contenzione Attiva o passiva?

La contenzione passiva serve a consolidare la posizione dei denti, grazie all’aiuto di apparecchi specifici.

Quella attiva aiuta a contrastare gli stimoli nocivi che possono spingere i denti peggiorandone la posizione o modificare in negativo la crescita del viso.

I peggiori nemici di un risultato stabile sono la spinta della lingua in mezzo ai denti e tutte le alterazioni delle funzioni orali.

Se vuoi saperne di più, chiedi maggiori informazioni al tuo Specialista del Sorriso e resta sintonizzat* su questo Blog.

Pulire l’apparecchio ortodontico in modo ottimale: cosa occorre?

Apparecchio ortodontico che passione.

Passione in senso realistico, soprattutto se ci riferiamo ai classici brackets, ovvero alle c.d. Stelline.

Pulire l’apparecchio ortodontico è un compito fondamentale per il prosieguo corretto della terapia e rappresenta parte della collaborazione e della motivazione del paziente, che se ne deve occupare in prima persona.

Vediamo insieme, cosa vuol dire effettuare una corretta pulizia di un apparecchio ortodontico classico.

Iniziamo dal KIT di pulizia: come deve essere composto “quello giusto”, che può essere portato anche fuori casa, per effettuare una corretta igiene orale?

  1. Spazzolino ortodontico: si tratta di uno speciale spazzolino, che consente di pulire correttamente apparecchio e denti, favorendo la salute orale.
    In alternativa, Spazzolino elettrico: si tratta di un’ottima soluzione, ma è necessario confrontarsi con l’igienista o il tuo Specialista del Sorriso per conoscere i movimenti e i tempi di permanenza dello spazzolino su ogni singolo dente, al fine di garantirne la detersione completa.
  2. Filo interdentale: fondamentale, non solo in ortodonzia, per eliminare residui interdentali, non facilmente eliminabili dallo spazzolino;
  3. Scovolino: soprattutto dopo i pasti, lo scovolino è studiato per rimuovere i residui di cibo che possono insistere tra i ganci dell’apparecchio e i denti, nonché negli spazi interprossimali.
  4. Pastiglie rilevatrici di placca: nemico pubblico n.1 della salute orale e ancor più in ortodonzia è la placca, che può favorire il proliferare di batteri indesiderati e portare all’infiammazione delle gengive. Le pastiglie rivelatrici, usate correttamente, ti aiutano nell’individuare le zone di accumulo più ostile e provvedere alla rimozione corretta.
  5. Collutorio: (in base all’età) diluito, è un efficace compagno per detergere correttamente dopo aver lavato i denti, rinfrescando il cavo orale.

Ricordiamo che l’igiene orale deve essere garantita sempre al termine di ogni pasto, senza deroghe, soprattutto in presenza di apparecchi ortodontici fissi.


Per saperne di più, ti invitiamo sempre a consultare il tuo Specialista del Sorriso.


Lo trovi qui: asio-online.it/specialisti

Tempo d’estate: ma l’igiene orale non va in vacanza, soprattutto se indossi un apparecchio.

Tempo d’estate.

Un tempo in cui la routine quotidiana lascia spazio a nuove abitudini, spesso lontane da quelle solite.

Dalle abitudini alimentari a quelle del ciclo del sonno, l’estate è anche il momento in cui diventa complicato prendersi cura del proprio sorriso in modo ottimale.

Per questo, prima di partire in vacanza, gli Specialisti del Sorriso A.S.I.O. – Associazione Italiana Specialisti in Ortodonzia – hanno stilato un vademecum utile per continuare a prendersi cura della bocca anche durante il periodo estivo.

L’igiene orale e la salute della bocca sono pratiche fondamentali per il nostro benessere e a qualsiasi età e ancora di più se si indossa un apparecchio ortodontico che necessita di maggiori cure e attenzioni.

Tutto questo per evitare situazioni di emergenza in periodi di chiusura quali mal di denti poco graditi, otturazioni che non reggono, denti che si scheggiano per cibi troppo duri, sensibilità dentinale eccessiva e non ultima lo smarrimento di apparecchi mobili o la rottura delle placchette degli apparecchi fissi.

Insomma, la casistica è varia.

Per evitare di incorrere in questi spiacevoli inconvenienti che possono portare via relax anche a tutta la famiglia, il primo consiglio UTILE rilasciato da ASIO è quello di programmare per tempo una visita dallo Specialista in Ortodonzia prima di partire, così da verificare lo stato della bocca e degli apparecchi.

Vediamo insieme quali sono gli altri consigli nel vademecum reso noto dagli Specialisti in Ortodonzia.

1. IGIENE QUOTIDIANA E FILO INTERDENTALE ORTODONTICO: per i portatori di apparecchi fissi, è fondamentale avere il filo interdentale ortodontico. Si tratta di un filo specifico, diverso da quello comunemente reperibile in farmacia e supermercato, perché possiede un’estremità composta da un materiale più rigido, in grado di pulire spazi difficili da raggiungere come quelli tra filo metallico e dente o tra bracket e bracket.

2. SCOVOLINO: Utilizzare lo scovolino interdentale assicura un sorriso più sano e splendente poiché consente di pulire gli spazi tra dente e dente o le parti di dente parzialmente coperte dalle placchette e/o dai fili ortodontici. Un modo per prevenire le fastidiose macchie dovute alla decalcificazioni dovute al ristagno della placca batterica. Migliorerà anche l’alito.

3. COLLUTTORIO: Spazzolino, filo interdentale, scovolino e poi? Naturalmente è il momento del collutorio. Uno sciacquo ben fatto con un collutorio al fluoro, non troppo aggressivo, è l’ideale per completare la detersione del cavo orale.

4.SCELTA DEGLI ALIMENTI GIUSTI: ok, siamo in estate e il caldo induce a scegliere bevande colorate e spesso zuccherine. L’ideale è quello di evitare comunque di assumere bevande gassate, zuccherate e di scegliere invece bevande (soprattutto per i piccini) che presentano proprietà organolettiche definite “amici della bocca” ci riferiamo a latte e i suoi derivati e verdura cruda, soprattutto quando non si può usare lo spazzolino. Se hai un apparecchio ortodontico fisso cerca di evitare i cibi eccessivamente duri e croccanti. Questi infatti potrebbero determinare il distacco dei brackets e conseguenti fastidi, oppure alterazioni del funzionamento e/o rottura del tuo dispositivo ortodontico.

5.ELASTICI ORTODONTICI: Chi indossa un apparecchio fisso con elastici ortodontici è bene che ricordi che ogni elastico deve essere sostituito quotidianamente e rimosso durante i pasti. Non è raro infatti che, ove questa pratica non sia eseguita, possa avvertirsi fastidio o dolore, in particolare nell’articolazione temporo-mandibolare. In questo caso è fondamentale contattare lo Specialista in Ortodonzia e temporaneamente sospendere l’utilizzo degli elastici. Se non ricordi come indossarli chiedilo allo Specialista con cui sei in cura.

6. 2 KIT DI IGIENE ORALE: lo dice anche una popolare reclame pubblicitaria. Two is megl che One. E’ bene infatti portare 2 kit per l’igiene orale, anziché uno, per avere sempre la possibilità di averne uno a portata di mano in borsa o zaino per garantirsi una corretta igiene orale, soprattutto in presenza di apparecchio ortodontico.

7. SAPONE E DETERSIONE MASCHERINE TRASPARENTI: l’ortodonzia trasparente è una conquista nell’ortodonzia estetica. Durante le vacanze estive, tuttavia si rischia spesso di non effettuare una corretta pulizia delle mascherine trasparenti, che perderanno la loro funzione estetica. Oggi è sufficiente dotarsi del sapone giusto per allineatori estetici, in grado di garantirne pulizia, trasparenza e naturalmente una perfetta resa estetica.

8. MASCHERINE TRASPARENTI, COSA FARE IN CASO DI SMARRIMENTO: Può accadere nella quotidianità ed è probabile che la percentuale di smarrimento possa aumentare in vacanza. Per questo, in caso di smarrimento della mascherina mobile trasparente e/o sequenziale, è fondamentale farsi consegnare dal proprio ortodontista le ulteriori mascherine mobili per il cambio, sempre consultando prima lo Specialista in Ortodonzia.

Per saperne di più, rivolgiti sempre al tuo Specialista in Ortodonzia e qualora tu non fossi in vacanza nelle vicinanze del tuo Specialista di pertinenza, per emergenze puoi cercarlo sul sito www.specialistidelsorriso.it per provincia.

Buona Estate con il Sorriso!

Sai riconoscere se il tuo è davvero uno specialista in ortodonzia?

Probabilmente è una delle domande più frequenti che da paziente ti sei posto: come scelgo un buon ortodontista? Come faccio a riconoscerlo?

In questo articolo, abbiamo riassunto alcuni passaggi per aiutarti a scegliere correttamente il tuo Specialista in Ortodonzia e tutelare la tua salute orale e quella dei tuoi figli.

Ecco i passaggi importanti.

1. Prima di tutto bisogna essere chiari.

Uno specialista in Ortodonzia è prima di tutto e inequivocabilmente un dentista, e come tale è fondamentale che sia iscritto all’ORDINE DEI MEDICI OMCEO, ovvero all’ordine degli Odontoiatri, dove sono inclusi tutti i dentisti con il loro numero di iscrizione all’albo.

Questo che vuol dire?

Che il dentista che hai scelto è certamente laureato in Medicina o Odontoiatria.

Come fare per appurarlo: Vai sul sito dell’Ordine dei Medici che si trova qui https://application.fnomceo.it/Fnomceo/public/ricercaProfessionisti.public/?vmToForward=210 e procedi.

Se il nome e cognome del dentista che hai digitato non compaiono, assicurati di non aver commesso alcun errore. Diversamente, puoi iniziarti a chiedere se si tratta di un dentista o di un sedicente tale.

E’ fondamentale ricordare che solo chi è veramente in possesso dell’iscrizione all’albo e delle relative garanzie, competenze e assicurazioni è abilitato a “mettere le mani nella bocca” per curarla

2. Secondo punto fondamentale: NON tutti i dentisti sono Specialisti in ORTODONZIA.

Perciò, una volta aver verificato che il tuo Specialista in Ortodonzia è già iscritto all’Ordine dei Medici, puoi procedere nel chiedere ragionevolmente lumi sul fatto che abbia anche conseguito una SPECIALIZZAZIONE valida in ORTODONZIA.

La specializzazione in Ortodonzia è sempre rilasciata da un organo universitario o paritetico riconosciuto dal Miur, Ministero Istruzione Università e Ricerca.

Una volta che avrai appurato tutto questo, puoi iniziare a tirare un sospiro di sollievo, perché sei nelle mani di un professionista che ha tutte le carte in regola.

3. Assicurati che la visita sia effettuata proprio da lui e in diretta.

Molti studi lavorano in equipe, grazie all’aiuto di consulenti esterni. Esistono tuttavia diversi casi in Italia, in cui gli studi odontoiatrici si avvalgono del c.d. professionista in remoto, ovvero di un servizio “esterno” che valida i piani di cura. Certamente, a dare valore ai piani di cura c’è sempre un odontoiatra. Tuttavia, è bene ricordare che la visita condotta in prima persona dal professionista specialista in ortodonzia è preferibile a qualsiasi tipo di alternativa. Questo perché la fase della visita è personalizzata in base al paziente, alla sua conoscenza, al suo stile di vita. Non ultimo, alla fase della diagnostica, che viene realizzata in modo accurato attraverso la prescrizione o esecuzione di radiografie, misurazioni opportune, ecc.

Affinché questi esami siano validi, è importante che ad eseguirli – non solo leggerli – sia di fatto colui o colei che si occuperà di realizzare anche il piano di cura ortodontico.

In questo modo, potrai sempre avere di fronte l’interlocutore diretto e essere sereno di poter dialogare e chiarire dubbi e/o bisogni in qualsiasi momento.

4. Un altro punto fondamentale è che puoi far riferimento alle associazioni di riferimento per l’ortodonzia, che in genere hanno già effettuato le indagini di cui ai punti 1 e 2 per l’ammissione dei propri soci. Qui di seguito ti segnaliamo alcune delle più rilevanti:

In Italia le “associazioni” scientifiche ortodontiche più importanti sono la S.I.d.O (Società Italiana di Ortodonzia), l’A.I.d.Or (Accademia Italiana di Ortodonzia) e l’ A.S.I.O (Associazione Specialisti Italiani Ortodonzia).

Navigando nei portali di queste società è possibile trovare i nomi degli ortodontisti per provincia:

ASIO presenta un portale dedicato ai  soci (http://www.asio-online.it/) e il portale “Specialisti del Sorriso” dedicato a tutti gli utenti (http://www.specialistidelsorriso.it/) Sul nostro portale puoi trovare tutte le informazioni sugli Specialisti in Ortodonzia e ricercare i loro nomi per provincia.

– anche la SIDO consente l’accesso al suo portale (www.sido.it) e la visualizzazione (cliccando su “cerca l’ortodontista più vicino a te”) dei nomi per provincia.

– l’AIdOr (http://www.accademiaitalianadiortodonzia.it/) consente di consultare l’elenco dei suoi soci e capire se il nome che stai cercando sia quello di un socio attivo o provvisorio.

E’ importante verificare, ove possibile, che i soci siano prevalentemente attivi, indice di continuo aggiornamento e proattività degli specialisti.

5. Ultimo punto – ma non ultimo: REFERENZE.

Ebbene si, appurati tutti i dati di cui sopra, chiedi sempre di poter accedere, visionare, ascoltare le referenze del tuo specialista in ortodonzia.

Le referenze non sono altro che il passaparola verificabile dei pazienti che si sono curati e hanno avuto un successo terapeutico dalla cura in ortodonzia.

L’importante è che siano in chiaro e mai anonimi.

Al termine di questo articolo, che siamo certi potrà aiutarti a scegliere il tuo Specialista in Ortodonzia con criterio, ti ricordiamo che su questo portale potrai sempre ricercare Specialisti che sono già in possesso di queste caratteristiche e che possano garantirti il miglior risultato possibile.

Scegli con criterio. Scegli un vero Specialista in Ortodonzia. Scegli la sicurezza del tuo Sorriso.

Denti che si muovono con apparecchio fisso: cosa fare?

Ho un apparecchio fisso e si muove un dente. Mi devo preoccupare?

Questa è di solito la tipologia di domande che uno Specialista in Ortodonzia usualmente riceve.

Diciamo pure che la combinazione apparecchio fisso – dente mobile è probabilmente tra le casistiche che preoccupano di più i pazienti.

Può accadere, infatti, che il paziente possa percepire l’indebolimento improvviso dei denti durante la permanenza dell’apparecchio fisso.

E’ importante sapere che durante il trattamento ortodontico la mobilità dei denti rappresenta un dato di normalità.

L’apparecchio, infatti, è proprio studiato caso per caso per muovere i denti e per effettuare una certa trazione. Pertanto, l’osso che si trova intorno ai denti subisce delle modifiche, fondamentali affinché si possano portare tutti i denti nella posizione correttamente studiata.

E’ tuttavia molto importane segnalare in quanto prima possibile al proprio Specialista la percezione di mobilità di uno o più denti in corso di terapia ortodontica. Sarà lo Specialista a rassicurarci sulla normalità della situazione oppure valutare movimenti potenzialmente incongrui.

Di conseguenza, tutta la bocca partecipa a questo movimento, sopportando anche uno stress.

Una volta concluso il trattamento, i denti smettono di muoversi in modo forzoso e si stabilizzano.

Quando allora è il caso di PREOCCUPARSI veramente?

Esistono situazioni circoscritte in cui è il caso veramente di preoccuparsi per la mobilità dentale durante il trattamento con apparecchio fisso. Queste circostanze implicano la rilevazione di un movimento particolarmente accentuato dell’elemento, dove è il caso di effettuare un approfondimento diagnostico.

E’ tuttavia molto importante segnalare quanto prima possibile al proprio Specialista la percezione di mobilità di uno o più denti in corso di terapia ortodontica. Sarà lo Specialista a rassicurarci sulla normalità della situazione oppure valutare movimenti potenzialmente incongrui.

Questo perché potrebbe essere presente un problema di natura parodontale (ovvero dei tessuti che sorreggono il dente).

In questo caso, è bene rivolgersi allo Specialista per una visita specifica e verificare tramite accurata diagnosi se esista effettivamente il rischio della perdita – spesso remota  –  del dente.

Teniamo in considerazione, che alcune patologie parodontali sono spesso rilevabili tramite un esame radiografico noto con il nome di OrtoPantomografia (OPT) che viene effettuata spesso dallo Specialista in Ortodonzia già nelle prime fasi del trattamento ortodontico.

Qualora invece fosse necessario un approfondimento diagnostico, si potrà ricorrere all’uso delle radiografie endorali mirate ed al sondaggio del tessuto di supporto.

Questo evento di mobilità può capitare anche con apparecchi mobili?

Ricordiamo che si tratta di casi rari, che tuttavia possono essere riscontrati sia in corso di trattamento fisso che mobile, talvolta anche in corso di trattamento con allineatori o mascherine “invisibili”.

Per saperne di più, come sempre, ti invitiamo a cercare il tuo Specialista in Ortodonzia tramite il nostro sito www.asio-online.it, che sarà pronto a rispondere alle tue domande.

Specialista in Ortodonzia? 3 buone ragioni per sceglierlo e come.

Specialista in Ortodonzia? 3 buone ragioni per sceglierlo e come.

Ortodontista o odontoiatra?

La differenza è ben chiara in ambito clinico, ma forse lo è di meno dal punto di vista del paziente.

Per questo, abbiamo tirato fuori 7 buone prassi (o 7 buone ragioni) per accompagnarti a scegliere correttamente lo specialista in ortodonzia per te e per la tua famiglia, figli in primis, spiegandoti anche per quale motivo scegliere uno specialista è fondamentale ai fini del risultato.

Partiamo con un PRESUPPOSTO importante: specialista in ortodonzia è quell’odontoiatra che ha seguito la specializzazione in Ortodonzia, dopo la Laurea.

Si tratta quindi di una specializzazione conseguita non sul campo, ma nelle opportune sedi cliniche.

Perché scegliere uno specialista?
Pensaci un momento. Parliamo di salute prima di tutto. Quando hai un fastidio importante o un dolore in una parte specifica del tuo corpo, prediligi andare dal medico di base (al di là della prima istanza) o inizi a informarti e documentarti per avere il consulto più specifico possibile?
E sai perché lo fai?

Perché vuoi esattamente UNA RISPOSTA: esattamente QUELLA che ti farà stare sereno, che ti darà l’esatta sensazione che il professionista a cui ti stai rivolgendo è veramente BRAVO in quella materia.

La padroneggia, la studia quotidianamente e – ancora più importante – sa risolvere i problemi ad essa connessi.

Se poi il fastidio, il problema o il disturbo riguardano TUO FIGLIO, la cosa si fa decisamente ancora più critica.

Certo potresti rivolgerti ad un dentista generalista e ottenere già buone risposte.

Vero è che probabilmente non ti accontenteresti. Vorresti davvero avere esattamente quella risposta che risolve il problema.

E per questo, saresti disposto a girar in lungo e in largo, chiedendo a chiunque in famiglia e fuori, di indicarti lo specialista più specifico per lui.

Ecco, oggi, ASIO vuole essere quell’entità a cui chiedere il nome del tuo prossimo specialista in Ortodonzia che può veramente risolverti il problema. ASIO è un organo che è in grado di indirizzarti in virtù della sua selezione ed esperienza nel trovare il tuo ortodontista di fiducia.

Ecco dunque 3 BUONE RAGIONI per rivolgersi allo specialista in ortodonzia:

  1. Specificità ma soprattutto specializzazione nei casi di studio. Questo l’approccio di uno specialista in ortodonzia, rispetto al dentista generalista che spesso si occupa di più livelli della salute orale. Una specificità che appartiene oggi al solo 5% dei dentisti.
  2. La prima visita completa. La prima visita realizzata dal tuo specialista in ortodonzia prevede dei passaggi specifici ma soprattutto accuratezza di tutti gli ambiti legati all’ortodonzia. Focus della visita dunque non sarà esclusivamente l’allineamento dentale, che spesso rappresenta solo la punta dell’iceberg. Lo specialista in Ortodonzia porterà la sua attenzione anche a malocclusione (ovvero la chiusura non corretta dei denti), ai rapporti mascellari, facciali e muscolo-scheletrici; poiché tutti questi elementi possono influenzare le funzioni masticatorie, di fonazione, deglutizione e respirazione con un impatto importante anche sulla qualità della vita del paziente. Non è inusuale tra l’altro che la disfunzione rilevata possa spesso essere portatrice di sintomi quali: cefalee, mal di testa, ronzii acustici, disturbi del sonno, disturbi del linguaggio, bruxismo…

Insomma, la posizione dei denti e della bocca hanno un impatto ENORME sulla qualità della vita. Per questo diventa importante l’accuratezza e la specificità di una prima visita ortodontica.

In questa sede, il tuo Specialista in Ortodonzia dovrà prendere in esame tutte le variabili per proporre un piano di trattamento che possa coniugare aspetti estetici e funzionali in un rapporto che garantisca come risultato il bel sorriso ma anche il benessere e la salute del paziente.

  1. DIAGNOSTICA AD HOC: Con un’attenta diagnosi e pianificazione del trattamento lo Specialista in ortodonzia è colui che può indicarti non soltanto se il tuo problema ortodontico può essere risolto, ma soprattutto quale soluzione rispetta maggiormente le tue specifiche caratteristiche ossee, parodontali e, non meno importanti, estetiche e
  2. SERENITA’ DI TRATTAMENTO e SOLUZIONI MIRATE: diciamolo. Mettersi nelle mani di uno specialista favorisce una migliore serenità di trattamento, ma anche una maggiore possibilità di esplorare alternative e soluzioni terapeutiche per un sorriso sano e bello grazie all’aggiornamento specifico costante.

Scegliere lo specialista in Ortodonzia oggi è più facile grazie all’intervento di ASIO, che offre la possibilità a tutti i pazienti di ricercare il professionista più vicino.

Per saperne di più, consultare: www.asio-online.it