Gli apparecchi per i denti non sono tutti uguali

apparecchio strumentiQuando si parla di apparecchio ortodontico, lo stereotipo più diffuso tende all’associazione con uno strumento generalmente metallico e difficile da portare. In realtà esistono diversi tipi di apparecchi ortodontici, e ciascuno di questi ha funzionalità, scopi e caratteristiche differenti. Ciò che accomuna ogni apparecchio è che il suo utilizzo viene prescritto da un ortodontista specialista, il medico o odontoiatra che perfeziona i suoi studi conseguendo il successivo titolo, nel corso di laurea specialistica in ortognatodonzia.
Ci sono differenti fasi nella terapia di un paziente in cui viene richiesto di portare un apparecchio ortodontico. Esistono infatti:

apparecchi funzionali, ovvero che influenzano la crescita di ossa e muscoli della bocca, e che agiscono quindi sulla posizione della mandibola e sulla stimolazione dei muscoli;
apparecchi ortodontici, cioè che spostano i denti senza agire su ossa o muscoli ma semplicemente sull’applicazione di forze che allineano i denti nelle posizioni desiderate;
apparecchi di contenzione, che servono cioè a mantenere i denti nelle posizione raggiunte, impedendo la recidiva, ovvero il fenomeno per cui la dentatura tende a riprendere le posizioni iniziali;

E’ bene quindi informarsi dal proprio ortodontista specialista di fiducia per conoscere i diversi tipi di trattamenti ortodontici esistenti, e comprenderne le finalità di questi strumenti, che, a volte, richiedono pazienza, ma che giocano un ruolo fondamentale nel raggiungimento di un sorriso sano e bello.

A cosa servono e perché sono importanti gli apparecchi di contenzione

Il giorno della rimozione del nostro apparecchio fisso probabilmente daremo una festa.
Ma l’euforia non deve farci passare di mente che, per mantenere il risultato, dobbiamo fare uno sforzo ulteriore e usare l’apparecchio di contenzione.
Niente paura: questo apparecchio permette semplicemente la stabilizzazione dei denti nelle nuove posizioni e combatte la loro tendenza a regredire alla situazione originaria, spinti da forze parodontali, occlusali, dei tessuti molli e della crescita dento-facciale.
Quindi questo dispositivo svolge un compito delicato ed importante, ed in un tempo generalmente breve: in 12 mesi questo apparecchio contrasta eventuali azioni delle fibre parodontali sopracrestali, interessate nei movimenti di derotazione dei denti e di avvicinamento, che rimangono deformate e in tensione per più di 7 mesi dopo la rimozione dell’apparecchio fisso da parte dell’ortodontista.
Esistono diversi tipi di apparecchi di contenzione: alcuni hanno la forma di mascherine in plastica trasparenti termostampate sui modelli delle arcate dentarie, altri sono composti da placche rimovibili o retainer. Infine, è possibile ricorrere all’applicazione sulla superficie linguale di incisivi e canini di un filo invisibile.
L’apparecchio di contenzione è quindi un’ottima soluzione per sfoggiare il nuovo sorriso tutti i giorni.

Le regole da ricordare quando si comincia un trattamento ortodontico

cure ortodonzia famiglia1.    Scegliete un dentista specializzato in ortodonzia.
2.    Non pensate di essere troppo giovani o al contrario troppo maturi per sottoporvi ad un trattamento ortodontico.
3.    Chiedete spiegazioni in caso vi vengano proposte cure dalle tempistiche lunghe o con preventivi approssimativi.
4.    Non abbiate paura di sembrare vanitosi: chiedete all’ortodontista se è possibile ricorrere ad un apparecchio ortodontico poco visibile, funzionale ma non lesivo della vostra immagine.
5.    Durante la cura è importante la collaborazione tra paziente e ortodontista: rispettate gli appuntamenti programmati e siate costanti nel trattamento.
6.    È importante mantenere una perfetta igiene orale durante un trattamento ortodontico: scegliete cibi facili da masticare e che non si appiccichino ai denti.
7.    Se le vostre gengive si irritano, esistono gel lenitivi specifici: portate pazienza!
8.    In caso di rottura dell’apparecchio per denti non affidatevi al fai-da-te ma contattate il vostro ortodontista.
9.    Al termine del trattamento ortodontico, applicate l’apparecchio di contenzione per tutto il tempo che lo specialista riterrà opportuno. È questo ulteriore piccolo sacrificio che vi assicurerà una resa ottimale del vostro sorriso.
10.    Anche se i vostri denti sono dritti e sani, tornate ogni sei mesi dal vostro ortodontista per un controllo. E a salutare!

Apparecchio invisibile: cos’è e quando si utilizza

apparecchio-invisibileSe proprio siamo terrorizzati all’idea di indossare un apparecchio fisso o abbiamo un pessimo rapporto con fili e brackets, possiamo ricorrere all’ortodonzia invisibile.

È una terapia ortodontica che prevede l’utilizzo di mascherine trasparenti modellate sui nostri denti e sostituite ogni 2-3 settimane.
Ogni apparecchio invisibile si differenzia dal successivo perché aiuta progressivamente i denti storti a raggiungere e mantenere una corretta posizione, spostandosi ogni volta di un quarto di millimetro.
Il trattamento (che dura generalmente da uno a due anni e mezzo) continua fino a che i denti avranno raggiunto la posizione concordata con l’ortodontista, il quale avrà programmato uno studio preliminare in 3D della situazione prima e dopo il trattamento stesso.
L’ortodonzia invisibile, conosciuta da molto tempo, si è sviluppata ulteriormente grazie all’utilizzo del computer e ai progressi della ricerca scientifica e clinica, rendendo attualmente possibile  ad almeno 60.000 persone in tutto il mondo di risolvere i loro problemi dentali.
Oltre ad avere un vantaggio estetico, l’apparecchio ortodontico invisibile è più facile da pulire e può essere rimosso durante i pasti, quando la masticazione può danneggiarlo.
Per contro, questo trattamento è indicato solo per le persone adulte e per i ragazzi a partire dai 15/17 anni.

Come curare la manutenzione dell’apparecchio ortodontico

igiene oraleContrariamente a quanto si pensa, una persona che porta un apparecchio fisso può mangiare una grande varietà di cibi.
E’ necessario però evitare tutti quei cibi che possono provocare l’usura o la rottura degli attacchi dell’apparecchio dentale, compromettendo così la sua efficacia. La regola fondamentale è quella di prestare attenzione alla masticazione: si tratta quindi di evitare cubetti di ghiaccio, dolci molto croccanti come i torroni, chicchi di popcorn o croste di pizza, di parmigiano, verdure crude dure, carote crude, mele, noccioli di pesca, chewing-gum.
Altro presupposto fondamentale per la cura dell’apparecchio ortodontico è l’igiene della bocca, attraverso un’accurata  pulizia dei denti: i denti vanno lavati dopo tutti i pasti, preferibilmente utilizzando uno spazzolino con setole medie.
L’igiene orale è inoltre fondamentale  per rimuovere la placca, che si annida facilmente intorno agli attacchi: brevi movimenti dello spazzolino, in avanti e indietro, consentono di pulire sia i denti che gli attacchi ortodontici.
E’ importante spazzolare bene anche il bordo gengivale e, infine, sciacquare molto bene. Una volta terminato, per una pulizia ottimale, è bene controllare da vicino denti, attacchi e, specialmente, le gengive: se si accumula placca, le gengive tendono infatti a sanguinare, provocando gengiviti e i denti saranno ancora più soggetti alla carie.
Oltre al normale spazzolino, sono utili altri presidi, quali lo scovolino, per pulire al di sotto del filo ortodontico e ai lati degli attacchi, e un filo interdentale specifico per apparecchi ortodontici.

Scegli lo specialista giusto, l’ortodontista.

specialisti-ortodonziaDi fronte ad un problema il miglior modo di affrontarlo è cercare la miglior soluzione, non accontentandosi del primo rimedio disponibile.
Se ad esempio abbiamo problemi all’udito prenotiamo una visita dall’otorino, se non ci vediamo bene contattiamo un oculista.
E  se il problema è il nostro sorriso, a chi dobbiamo rivolgerci?

La risposta corretta è: allo specialista in ortodonzia.

L’ortodontista è uno specialista qualificato, che ha seguito un percorso di studi specifico per affrontare tutte le problematiche legate al sorriso nell’età infantile, evolutiva ed adulta. Risolve i problemi specifici legati all’allineamento dei denti, o ai casi in cui i pazienti abbiano difficoltà a chiudere la bocca (malocclusione dentale).
Queste terapie richiedono però una diagnosi specifica, basata su calchi in gesso delle arcate dentarie del paziente e su mirate radiografie. Una volta definita l’anomalia, segue il piano di trattamento che traccia il percorso da seguire per riportare la situazione dentale alla norma clinica. Infine, l’ortodontista stabilisce una terapia, scegliendo l’apparecchio ortodontico più indicato per la situazione.
Seguendo questo procedimento, egli può armonizzare l’allineamento dei nostri denti, conseguire accomodamenti occlusali, o accompagnare la crescita dello scheletro del paziente in età evolutiva.
Se il nostro problema è il sorriso, scegliamo allora di affidarci all’ortodontista come specialista di riferimento.

Praticare sport con l’apparecchio fisso

byte o biteDurante un trattamento ortodontico è possibile praticare sport?
Sì, oggi è possibile fare qualsiasi tipo di sport.
Nel caso si tratti di sport di contatto fisico come il rugby, il karate o la boxe, si raccomanda però di utilizzare le opportune protezioni: i paradenti.
Indossare un’apposita protezione per la bocca è consigliato anche in altri sport che potrebbero provocare delle cadute, come ad esempio andare in bicicletta, sullo skate o sciare. In tutti questi casi è meglio infatti indossare una maschera di protezione per i denti;  questa maschera, detta anche “byte” (o “bite”) o “paradenti”, eviterà che un colpo in bocca oppure una caduta possano far male o, peggio, provocare dei danni.
Il byte è una protezione di gomma che può essere fissata sopra l’apparecchio e che potrà dunque essere realizzata direttamente dall’ortodontista di fiducia. È uno strumento altamente personalizzato e, proprio per questo, garantisce una protezione completa in ogni occasione di stress e tensione sportiva. Lo spessore del byte crea un allungamento della muscolatura, con conseguente diminuzione delle forze masticatorie, e quindi della tensione muscolare… quasi come  fare stretching!
Una soluzione alternativa e meno onerosa a livello di spesa è quella di acquistare un paradenti in un negozio di articoli sportivi: il paradenti potrà essere ammorbidito in acqua calda e poi modellato sull’apparecchio ortodontico.
Il paradenti però, per essere veramente utile, deve essere confezionato su misura con particolari accorgimenti tecnici secondo la disciplina sportiva per cui viene consigliato: un paradenti da boxe è diverso da un paradenti per il rugby o per lo sci. Solo in questo modo si potrà avere un’azione protettiva e preventiva, essendo stato confezionato su misura e atto a smorzare il trauma che si avrà in quella particolare disciplina.
Entrambi questi dispositivi non sono solo utili per proteggere i denti da colpi o cadute nel caso lo sportivo porti un apparecchio ortodontico: possono essere un valido strumento di protezione per denti già dritti e sani, ma che vogliono restare tali. L’importante è che qualsiasi soluzione si scelga possa adattarsi alla struttura della propria bocca.

Tutti i motivi per visitare un ortodontista fin dalla prima infanzia

apparecchio ortodontico per bambiniFin dalla fase di passaggio dai denti da latte a quelli definitivi, cioè verso i sei/sette anni di età, è opportuno effettuare un primo controllo ortodontico: è in questa fase infatti che si riesce ad individuare la presenza di possibili problemi e se è necessario provvedere ad un trattamento ortodontico.
Quali sono i primi segnali d’allarme?

Fin dai 6-7 anni di età nei bambini possono manifestarsi sintomi che possono rendere necessario un tempestivo controllo, oltre che del pediatra, anche da parte dell’ortodontista e, successivamente, l’eventuale applicazione di un apparecchio ortodontico.

Alcuni sintomi sono evidenti già nella primissima infanzia e possono essere osservati anche durante una visita pediatrica; tra questi, denti da latte che tardano a cadere o che sono caduti troppo presto, il succhiarsi il dito frequentemente, una respirazione a bocca aperta o per il naso, denti erotti in una posizione sbagliata oppure che non riescono ad erompere.
Altri sintomi che rendono necessario l’utilizzo di un apparecchio ortodontico nei bambini possono essere di natura solo apparentemente estetica, come una disposizione irregolare dei denti, che si presentano spostati, più lunghi o più corti, consumati o anche la presenza di uno spazio molto ampio fra i denti.Continue reading