Qualche mese fa il ‘Corriere Salute’ metteva in luce un aspetto a volte sottovalutato dall’opinione comune ma molto importante per chi si occupa di ortodonzia, riportando come i portatori di piercing alla lingua fossero soggetti frequentemente non solo ad infezioni e malattie ma anche a disturbi connessi con la salute della bocca e della dentatura.
Denti scheggiati o rotti, diastema. Sono questi gli effetti che il gioiello, applicato sulla lingua e che non viene mai rimosso, pena la chiusura del foro, porta a chi lo indossa e molto spesso fa sviluppare tic e comportamenti che preoccupano anche l’ortodontista specialista.
Come afferma infatti il Journal of Clinical Orthodontics, esistono alcune cattive abitudini che coinvolgono molti portatori di piercing, come ad esempio lo spingere con la lingua il gioiello contro le pareti posteriori degli incisivi, o il percuoterlo con i denti. Ciò causerebbe l’insorgere di patologie come il diastema, uno spazio che si viene a formare tra incisivo ed incisivo e, nei casi più gravi può renderebbe necessario il ricorso ad un apparecchio ortodontico. Inoltre il contatto continuo di un oggetto metallico contro lo smalto dei denti è responsabile di scheggiature o rotture dello smalto.
Conseguenze prevedibili se, come fa notare la ricercatrice Sawsan Tabbaa della University at Buffalo School of Dental Medicine riguardo al diastema:
«È un principio basilare dell’ ortodonzia che esercitando una forza, nel lungo periodo, si spostano i denti».
Un fatto da tenere in considerazione, per tutti coloro che reputano importante la salute della propria bocca.