Malocclusione: abitudini scorrette, basso rendimento
Un’autorevole ricerca condotta da Specialisti oftalmologi dello Shiley Eye Center della University of California ha rilevato su un ampio campione di alunni di una scuola italiana una corrispondenza tra lo scarso rendimento scolastico e problemi di malocclusione dentale.
Le basse prestazioni scolastiche sembrano infatti connesse a patologie della bocca come la malocclusione che costiturebbe un’importante causa irritativa trigeminale e provocherebbe problemi oculari.
Questi disturbi visivi si manifestano nei bambini in età scolare con una difficoltà significativa nel mettere a fuoco gli oggetti e, in fase di lettura, il rallentamento del processo di riconoscimento di ogni singola parola. Tutto ciò causerebbe l’allungarsi dei tempi di apprendimento sul rendimento degli allievi, e di conseguenza, pagelle meno soddisfacenti per i genitori.
Per evitare il crearsi di questo disturbo fin dall’infanzia è consigliabile evitare, nei bambini, la suzione con un ciuccio non ortodontico (esiste in commercio l’apposita tettarella ortodontica) e il respirare con la bocca aperta, abitudini che portano allo spostamento della mandibola in avanti. Anche da adulti si può fare qualcosa per evitare e peggiorare gli effetti delle malocclusioni, come il cercare di non dormire con la mano sotto la guancia, o rivolti sempre dallo stesso lato. E quando si mastica è consigliabile far lavorare tutta la mandibola.
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